Per tre settimane, nelle ore serali e notturne, sulla facciata dell’edificio verrà proiettata l’immagine di una maestosa, monumentale Arca (disegnata da Francesco Parimbelli) che fungerà da ideale preludio alle opere collocate all’interno: una teoria di animali e di paesaggi marini in forma di diorami come altrettanti annunci di un possibile, imminente, palingenetico Diluvio.

Tutta l’opera dei Ferrario Frères appare densamente popolata di riferimenti al mondo naturale, alla botanica come alla zoologia, intrecciando realtà e finzione, mito e allegoria, teatro e racconto, suggerendo stimolanti riflessioni sul valore “residuale” e ideologico delle immagini nella società contemporanea.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il 2017 si apre con una mostra dedicata al gruppo artistico Ferrario Frères, attivo tra Milano e Bergamo dalla metà degli anni Novanta. Si tratta di un gruppo aperto, fluido, mutevole, i cui componenti cambiano (possono cambiare) a seconda del progetto e delle competenze professionali necessarie. Motori del gruppo, nonché suoi fondatori, sono Ferdinando Ferrario e Maurizio Vescio, che nell’occasione hanno messo a punto un’opera site-specific stimolata dalle peculiari caratteristiche architettoniche dell’edificio che ospita la mostra, lala di facciata del nostro Municipio, progettata da Sergio Crotti.